Tremila anni di storia sul mare. La Val di Cornia è la meta ideale per chi vuol progettare delle vacanze sulla costa toscana all’insegna della cultura. Qui, infatti, si trovano alcuni dei più affascinanti musei e siti archeologici della Toscana, capaci di guidarci in un viaggio nel passato antico ben 3.000 anni.
È seguendo le tracce delle lavorazioni minerarie e metallurgiche etrusche, medievali, rinascimentali e moderne, infatti, che si comprendono le antiche tecniche di produzione e la storia della Val di Cornia, che guarda l’isola d’Elba.
La produzione del ferro e dei metalli monetabili ha rappresentato per secoli la principale risorsa economica di questo territorio, il cui paesaggio è stato segnato in maniera indelebile dall’industria estrattiva, tra le più antiche e continue nel tempo.
Una sintesi perfetta della Val di Cornia si ha nel Parco archeologico di Baratti e Populonia, un vero e proprio museo all’aperto luccicante di scorie ferrose che testimoniano l’imponenza della città industriale etrusca.
Sono la necropoli monumentale, lambita dal mare di Baratti, e le tombe scavate nella roccia di un’antica cava a raccontare la storia della civiltà etrusca, fiorita qui sulla lavorazione del ferro proveniente dall’isola d’Elba.
È all’Acropoli di Populonia, unica città etrusca affacciata sul mare, che si riscoprono le origini della città etrusca e il passaggio sotto il dominio romano.
Questo passato rivive anche nel Museo archeologico del territorio di Populonia, una delle maggiori attrazioni di Piombino.
Qui, attraverso suggestive ricostruzioni dei paesaggi, delle attività e degli ambienti antichi, sono raccontate le trasformazioni dovute al popolamento del promontorio, dalla preistoria all’età moderna. Inoltre, il museo ospita oltre duemila pezzi, tra manufatti preistorici, reperti provenienti dagli scavi delle necropoli etrusche di Populonia e materiali di epoca romana.
Infine, straordinario archivio a cielo aperto della storia mineraria della Val di Cornia, posizionato in due aree collegate da percorsi trekking, è il Parco archeominerario di San Silvestro. Le attività di estrazione e lavorazione hanno lasciato i resti di strutture e impianti che rappresentano alcuni tra i più begli esempi europei di archeologia industriale.